Il piacere individuale e di coppia, insieme alla curiosità per nuove esperienze e persino un tocco di trasgressione, sono elementi naturali della sfera erotica. La vendita dei sex Toys in Europa è aumentata dopo la pandemia, eppure non esiste nessuna legge a tutela dei consumatori.
In Europa, il mercato dei giocattoli sessuali offre una vasta gamma di accessori per soddisfare ogni fantasia, con negozi specializzati presenti nei vari Stati membri dell’Unione Europea. Tuttavia, è importante tenere presente che dietro le lenzuola ci sono rischi per la salute, poiché attualmente non esistono normative europee specifiche per questo settore in espansione.
Rivalutazione delle regole Ue in merito ai sex toys
La sensazione è che le regole dell’UE debbano essere rivalutate, ponendo maggiore attenzione alla salute dei consumatori. Sara Cerdas, europarlamentare socialista e membro della sottocommissione per la Salute pubblica, solleva questo tema, invitando la Commissione Europea a intervenire per garantire la sicurezza dei “sex toys“.
Cerdas sottolinea che, date le particolari caratteristiche di questi dispositivi e il loro contatto diretto con le mucose, è essenziale che siano fornite informazioni adeguate agli utenti per evitare rischi aggiuntivi.
Nonostante ciò, la Commissione Europea sembra riluttante ad agire. La risposta fornita da Didier Reynders, commissario per la Giustizia, non chiarisce le ragioni di questa decisione. Reynders afferma che la Commissione non ha intenzione di proporre legislazioni specifiche sui giocattoli sessuali nel prossimo futuro.
Secondo la Commissione, i rischi legati ai giocattoli sessuali sarebbero già gestiti dalle normative esistenti sulla sicurezza dei prodotti non alimentari nell’UE. Tuttavia, questa posizione non convince Cerdas e altri che ritengono necessario un intervento normativo specifico, specialmente considerando la prevista crescita della domanda di giocattoli sessuali nell’UE.
Nonostante le proiezioni di un aumento del mercato dei sex toys nell’UE, che passerebbe da oltre 8,7 milioni di euro nel 2021 a oltre 14,2 milioni di euro entro il 2028, la Commissione sembra per ora restare indifferente alle questioni di affidabilità e sicurezza dei prodotti per la salute.